Un poeta georgico
10 9 2022
Un poeta georgico

Peter Fallon, una piccola antologia

È un piacere essere insieme a Piero Boitani e Peter Fallon, insieme alle poesie, ai poemi d’Irlanda e poi a Virgilio ed Esiodo. Ai racconti dell’amicizia tra Fallon e il premio nobel Seamus Heaney. Tutti insieme a Mantova già dieci anni fa per l’anniversario virgiliano. Un legame forte nato praticamente ai tempi degli studi, un primo incontro che poteva durare poco e invece durò per sempre. La poesia, la campagna d’Irlanda, le fattorie dove entrambi sono cresciuti. E Virgilio. L’editore Fallon, perché oltre ad essere un autore ha iniziato prestissimo anche il lavoro di editore, ha pubblicato tantissimo del suo amico. Fino ad arrivare a cartoline di Natale.

Peter Fallon imparò il tedesco come prima lingua, il padre era tra le forze inglesi che occuparono la Germania dopo la seconda guerra mondiale. Tornato in patria imparò l’inglese, e poi l’irlandese e il francese. Lingue accademiche che però, tornato alla vita in campagna, sono cresciute con riflessi popolari e agresti. Queste esperienze linguistiche hanno permesso all’autore di capire che esistono tanti modi diversi per dire le cose e tutti dovremmo approfondire questo aspetto per essere aperti al mondo, per conoscere l’altro.

Piero Boitani legge le poesie, poesie bucoliche irlandesi, una lirica che colpisce, potente nella sua lingua originale. The lost field, poesia scritta quando Fallon trovò la casa che avrebbe abitato nelle midlands.

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Springsong, il paradiso, l’alba attraverso un faggio rosso. The heart’s home, lirica che assomiglia alla Genesi, nasce con una creazione e si conclude con un matrimonio.

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Anche le georgiche di Virgilio, poema lasciato un po’ in disparte rispetto ad altri, nella traduzione inglese ritrova una potenza particolare, una particolare visione. Una “transcreazione” del testo, una elaborazione del testo che non muta il poema ma ne arricchisce le immagini e le profondità. Traduzione anche di Esiodo fatte nello stesso modo, addirittura senza partire dal testo greco. Vince il legame tra Virgilio ed Esiodo e l’elaborazione nasce da questo punto. Non si perde nulla dalla traduzione, anzi si trova e si guadagna molto di più. Un arricchimento continuo.


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