Yaron Daggi
8 9 2016
Yaron Daggi

Festivaletteratura per i più piccoli: dieci giovanissimi collaborano con la redazione per offrire un resoconto dettagliato di tutti gli eventi dedicati ai bambini e ai ragazzi.


Quest’oggi abbiamo visto e ascoltato una storia tradizionale nigeriana, narrata da Maman Ide, scappato dal suo paese e rifugiatosi in Italia. La fiaba narra di un bambino che vive da solo nella savana e che incontra un giorno un gruppo di animali dei quali ignorava l’esistenza. Erano stati proprio quest’ultimi a notarlo, a causa del fuoco da lui acceso, e il leone, re della savana, aveva incaricato la scimmia e il serpente di contattarlo.

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Il primo approccio non è certo facile, al risveglio il piccolo si trova davanti l’intera compagnia animale, dal rinoceronte alla giraffa, e tutti sono d’accordo sul ritenerlo responsabile del pericoloso fuoco avvistato dalla scimmia. Dopo gli attriti iniziali, con il bambino che scherza con gli animali per il loro aspetto (l’altezza della giraffa, la bruttezza del rinoceronte, la magrezza della gazzella e molte altre), è la musica prodotta dal tamburello del ragazzo a riunire tutti in una danza gioiosa. Solo la scimmia esagera e, presa dall’euforia del momento, comincia a irridere l’umano per l’assenza di una coda. Ma il leone riesce a ristabilire l’ordine nel gruppo e a proporre al bambino di convivere pacificamente con tutti gli animali nella savana. E così accade fino a che un giorno degli uomini vengono per prelevare l’ormai cresciuto bambino per condurlo alla vita di città. Il momento dei saluti è arrivato e tutti gli animali sono presenti per dire addio al loro piccolo amico.

La recitazione di Maman è eccellente e lo scoglio della lingua viene ampiamente superato. Egli riesce a far ridere e divertire i bambini. Un significato profondo di condivisione dello spazio vitale, un’amicizia che può nascere oltre i confini della diversità.

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