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Marco Dotti
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Marco Dotti è docente di Professioni dell'editoria all'Università di Pavia. Ha scritto saggi su Antonin Artaud, Jean Cocteau, Léon-Paul Fargue, Jean Genet e Pierre Guyota e collabora, o ha collaborato, con Alias - il manifesto, Lettera internazionale e L'Indice. Particolarmente sensibile a temi di etica pubblica legati alle nuove professioni e tecnologie, è uno dei fondatori dell'associazione No Slot; presso la redazione del mensile Vita coordina inoltre un gruppo di lavoro che studia il gioco d'azzardo e le sue ricadute nella società italiana. In monografie come Slot City (2013), Il calcolo dei dadi (2013) e Ludocrazia (2016, con Marcello Esposito), si è mosso abilmente in un crocevia tra antropologia culturale, scienze del comportamento ed etica sociale per tracciare l'identikit di una delle più insidiose patologie di massa della nostra società, oggetto di interesse non solo per le organizzazioni criminali ma anche, e soprattutto, per un modello generalizzato di business che attraverso l'apporto delle neuroscienze, del biomarketing, dell'informatica e della psicologia comportamentale mira a erodere la cultura del buon gioco. Nel 2021 è diventato direttore editoriale di EMI-Editrice missionaria italiana.

(foto: © Festivaletteratura)

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Luce nera. Strindberg, Paulhan, Artaud e l'esperienza della materia, Medusa, 2006

Slot City. Milano-Brianza e ritorno, RoundRobin, 2013

Il calcolo dei dadi. Azzardo e vita quotidiana, O barra O edizioni, 2013

No slot. Anatomia dell'azzardo di massa, a cura di Marco Dotti, Feltrinelli Zoom, 2013

Ludocrazia. Un lessico dell'azzardo di massa, a cura di Marco Dotti e Marcello Esposito, O barra O edizioni, 2016

Finis Europae? Corpi intermedi digitali, welfare, immigrazione e neonazionalismo, Sossella, 2017

Cocteau A-Z, con Luca Scarlini, Electa, 2022

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