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Le cose brillano, si muovono, risuonano e, semplicemente, ci stanno vicine. Regali, ricordi, ornamenti: le cose ci legano alle persone. Da sempre, la poesia, il pensiero narrativo e le arti danno vita agli oggetti. Finalmente anche la filosofia comprende che i "quasi-oggetti" (Bruno Latour) o gli "iperoggetti" (Timothy Morton) sono fatti di relazioni. La materia corpuscolare, il corpo incerto, la metamorfosi vissuta, l'esistenza climatica sfuggono al linguaggio che stigmatizzava la reificazione come un comportamento antiumano. Viviamo un nuovo ma- terialismo, non volgare bensì estetico. Viviamo un nuovo animismo, non postumano, bensì neoumano. Giulia Sissa ci riporta alle cose attraverso La strada di Swann di Marcel Proust; Il partito preso delle cose di Francis Ponge; Metamorfosi di Ovidio; Non siamo mai stati moderni di Bruno Latour, Iperoggetti di Timothy Morton.

Biblioteca Baratta
Corso Giuseppe Garibaldi, 88 - Mantova
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