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Seguendo il filo di una memoria insonne e frammentaria, Francesco Permunian ha raccolto nella sua opera cose, persone e fatti – reali e immaginari – che da tempo fanno parte del suo circo mentale e visionario, di quel feroce e grottesco ritrarre le vanità della provincia italiana e le beghe delle conventicole letterarie che egli pratica dai tempi di Cronaca di un servo felice e che lo colloca tra i grandi autori maledetti e appartati degli ultimi decenni. Il tutto raccontato con una lingua spiccia e impassibile, da anatomopatologo dello stile, degna di quell'autentico cannibale letterario qual è considerato oggi. L'autore di Stradario sentimentale del lago di Garda e del Monte Baldo e di Elogio dell'aberrazione torna a Festivaletteratura in dialogo con i disegni di Roberto Abbiati e le letture di Aisha Cerami. Con un intervento musicale di Andrea Mannucci.

Teatro Bibiena
Via Accademia, 47 - Mantova
Festivaletteratura