Festivaletteratura Music Hall
10 8 2016
Festivaletteratura Music Hall

I live al Chiostro del Museo Diocesano

La ventesima edizione del Festival ha un ritmo speciale. La colonna sonora di questi giorni di settembre non è composta solo dalle voci degli autori, dalle letture, dalle domande del pubblico, dalle parole dei presentatori: a raccontare l’atmosfera di Mantova e a coinvolgere tutti quando cala la notte e si chiudono i libri, saranno anche le note suonate al Festivaletteratura Music Hall.

(caricamento...)

(caricamento...)

Da giovedì a sabato sera il Chiostro del Museo Diocesano diventa la casa di molti suoni diversi, di band e solisti da ascoltare, cantare, ballare. In questo Festival c’è musica bella e ce n’è per tutti: impossibile non lasciarsi coinvolgere

(caricamento...)

Giovedì si aprono le danze con una serata corale: il viaggio musicale della Banda Rulli Frulli, accompagnata dalla voce di Bob Corn e dalle immagini e animazioni live di Michele Bernardi. La Banda è nata come progetto sperimentale legato al riutilizzo creativo dei materiali di recupero; oggi è una realtà capace di superare le differenze facendo “musica d’insieme”.

(caricamento...)

(caricamento...)

(caricamento...)

(caricamento...)

Venerdì il ritmo sale ed è difficile stare fermi. È la volta del beat di Go Dugong, progetto solista di Giulio Fonseca, ex Kobenhavn Store: un suono elettronico a cavallo tra chillstep e radici hiphop. Dj Rocca non ha bisogno di presentazioni: musicista e producer dai tempi del Maffia Soundsystem, regala alle piste di mezzo mondo un suono eclettico in salsa italodisco… La versatilità dei suoi progetti fa girare la testa e muovere i piedi.

Un grande palco in mezzo a un chiostro. Luci psichedeliche, fumo, musica epilettica. Un beat rimbombante, capace di sovrastare la musica dei bar vicini. Porticati dalla simmetria spaventosa. Scariche di adrenalina disarmoniche e sconnesse. Beat digitali elettronici, tappeti onirici, sequenze e frequenze. Uno schermo ubriaco, immagini lisergiche. Intersezioni luminose, sete e sudore. Esperienze sensoriali plurime ed affannate. Africanismi tribali. Orientalismi cosmici. Ritmo incalzante, ora sincopato, ora armonioso. Rabbia e grinta cinica. Techno, House, Disco, Funk, Dub, Rap, Minimal, Goa, Hip-Hop.

Queste sono solo alcune delle caratteristiche che hanno animato la seconda serata del festivaletteratura music hall, tenuto rigorosamente nello scenario suggestivo del chiostro del Museo Diocesano, dalle 22 all’ 1. Due gli artisti presenti sul palco: il primo, Go Dugong, compositore di varie tracce musicali ma anche cantante rap; il secondo, Dj Rocca, musicista disco, produttore e collaboratore di varie etichette. Quest’anno festivaletteratura decide di proseguire con gli eventi notturni dopo il successo del Party Gotico del 2015, tenuto al Teatro Sociale. Venerdì sera la gente è numerosa al Museo Diocesano. Chi si accalca sotto il palco, chi preferisce sedere e guardare lo spettacolo di luci e suoni, chi non riesce a stare fermo. Un’energia frenetica aleggia nell’aria e conquista piano piano i vari presenti senz’alcun tipo di distinzione di età. Giovani e vecchi si scatenano, ora condividendo la forza della voce di Go Dugong, ora conquistati dai ritmi di Dj Rocca, i quali spaziano dalla disco-funk anni ’70 all’ebbrezza della musica indiana lounge.

(caricamento...)

(caricamento...)

(caricamento...)

Il sabato la musica è a tempo di emozione: una serata all’insegna di un suono intimo e introspettivo, della ricerca musicale e letteraria, con il racconto epico di Iosonouncane e la profonda spontaneità “made in folk” della voce di Wrongonyou.

(caricamento...)

(caricamento...)

Festivaletteratura Music Hall vi accoglie a tarda sera in un luogo magico, un chiostro che risuona di musica buona dove ascoltare, chiacchierare e magari bere qualcosa. Sfogliate le pagine, tenete il tempo.


Durante la prima serata della rassegna Festivaletteratura Music Hall si sono esibiti in concerto la Banda Rulli Frulli e il cantautore Bob Corn.

(caricamento...)

L’energia della banda, che ha letteralmente ingombrato il palco di bambini, ragazzi e strumenti bizzarri, ha trascinato il pubblico in una danza empatica totale, disintegrando la distanza palco-spettatore e dando vita ad un’atmosfera adrenalinica di sorrisi e felicità diffusa. La Banda Rulli Frulli è una realtà musicale sperimentale in continua evoluzione, nata alla scuola di musica di Mirandola da un’idea di Federico Alberghini, che dirige personalmente la banda in scena. Il progetto coinvolge bambini, adolescenti e giovani in un viaggio di crescita musicale e personale, in cui il singolo mette la propria capacità e unicità a disposizione del gruppo per realizzare musica tutti insieme.

(caricamento...)

A Festivaletteratura hanno proposto il loro ultimo spettacolo, Cinquanta urlanti, un viaggio evocativo e percussivo d’atmosfere e storie marinaresche, all’interno di un immaginario lirico vicino al grande romanzo d’avventura ottocentesco, per affrontare il tema archetipico della partenza per mare, con tutte le implicazioni metaforiche del caso. Il viaggio per mare diventa il viaggio del singolo e, insieme, il viaggio della banda stessa verso consapevolezza e felicità. Imbarcarsi per avventure lontane, lasciare la propria casa, le proprie abitudini, le proprie chiusure, i propri sconforti, e mettersi in gioco sul serio, con paura, coraggio ed entusiasmo, aprendosi all’altro e superando se stessi, per realizzare qualcosa di collettivo scevro da qualsiasi sentimento d’esclusione; questa è la parabola della banda Rulli Frulli.

(caricamento...)

(caricamento...)

Le sonorità della banda sono principalmente percussive, ma comprendono anche altri strumenti, tra cui svariate chitarre elettriche, un basso, un sinth e un violino, che si barcamenano sui tappeti ritmici caratterizzandoli ulteriormente. La banda, col suo stile personalissimo e coinvolgente, riesce a spaziare per generi differenti, dal folk, al country, al rock, passando per la musica etnica e, talvolta, per sonorità vicine all’afrobeat e al post-rock.

(caricamento...)

Dopo la carica danzereccia dei Rulli Frulli è salito sul palco Bob Corn, che avevamo già visto poco prima in qualità di cantante per alcuni pezzi della banda. Il cantautore sammartinese è rimasto sul palco pochissimo, preferendo scendere a suonare in mezzo al pubblico con la sua chitarrina acustica Baby, e il rumore dei tamburi ha ceduto il posto a un concerto folk intimo e delicato. Bob Corn incarna la figura del folkman, il cantastorie viaggiatore che racconta storie con le canzoni e racconta altre storie e chiacchiera tra una canzone e l’altra. Si spazia così dal folk anglofono a storie tutte emiliane, a celebrare una vita di incontri, viaggi e musica, raccontata alla buona sorseggiando una birra. Bob Corn suona le sue canzoni alla chitarra acustica, su un fingerpicking pizzicato magistralmente o su accordi appena accennati, cui si aggiunge il suo cantato dolente, caldo e malinconico. Non sono mancate le cover, alcune davvero inaspettate, che Bob Corn ha riarrangiato nel suo stile folk intimista. Tra i gli artisti proposti, il cantautore modenese Setti, i Nomadi, Enzo Jannacci, gli Hüsker Dü, Blondie, i Belle and Sebastian, Bonnie Prince Billy e i Perturbazione.

(caricamento...)

(caricamento...)

Festivaletteratura