I microbi, "miti" odierni protagonisti di Scienceground 1.5
4 9 2019
I microbi, "miti" odierni protagonisti di Scienceground 1.5

Da toccare, conoscere e ripensare: i tre percorsi di Scienceground per conoscerli

L'adozione di una scala micro di osservazione sul mondo per ribaltarne in modo salutare l'interpretazione è la proposta avanzata quest'anno da Scienceground. Lo spazio di incontro, dibattito e sperimentazione pensato per raccontare e problematizzare la scienza nella società e il sociale nella scienza a partire dalla letteratura (scientifica e di divulgazione) si trasferirà quest'anno nelle aule e nel chiostro del Liceo "Isabella d'Este" e sarà interamente dedicato ai microbi.


Problematizzare, non semplificare. Così Emanuele Penocchio, collaboratore della comunità scientifica ExTemporanea, riassume l’anima di Scienceground. Laboratorio sperimentale in itinere arrivato alla terza edizione, Scienceground 1.5 è uno spazio dedicato principalmente ai bambini, dove si parla di argomenti scientifici con approccio non didattico: invece di lezioni verticali l’idea è quella di creare un dibattito orizzontale, che non vada nello specifico ma guardi all’argomento a trecentosessanta gradi, tenendo conto dei legami che collegano la scienza alla società di tutti i giorni. In alcuni casi, l’approccio è tangibile: durante i giorni del Festival il liceo Isabella d’Este ospiterà diversi laboratori didattici, dove piccoli e accompagnatori conosceranno attraverso il gioco i grandi “miti” odierni.

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L’idea di parlare di batteri risale ad una chiacchierata fatta con l’antropologo francese Bruno Latour, ospite del Festival nel 2018.

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Palazzo Te è uno dei palazzi storici di Mantova, al cui interno sono contenuti gli affreschi dei miti di allora: Ercole, gli dei greci e romani…. Traslati ad oggi chi sarebbero i personaggi di questi miti? Chi, invisibile ad occhio nudo (tanto da farci dubitare della sua esistenza) è sempre presente nella nostra cultura e nella nostra vita? Per Latour e per i ragazzi di ExTemporanea la risposta è facile: i microbi.

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Microbo. Piccola vita; talmente piccola che per vederli abbiamo bisogno di uno strumento che aumenti la nostra visione. Costruito per la prima volta da Antoni van Leuuwenhoek nel 1676 per vedere il tessuto tessile, il microscopio dovrà aspettare circa due secoli prima che venga scoperto il suo compagno di laboratorio: i primi scienziati che teorizzano i microbi risalgono a metà Ottocento. Primo tra tutti Ignazio Filippo Semmelweis, che identifica delle particelle cadaveriche: egli infatti nota un aumento di decessi per parto nelle pazienti seguite da studenti che, prima di eseguire i parti, facevano pratica sui cadaveri. Da qui l’idea che esistano delle piccolissime particelle che passano dai cadaveri alle gestanti e che “attacchino” il corpo delle madri. L’idea venne giudicata scabrosa dalla comunità scientifica; solo con Pasteur e il suo omonimo processo di pastorizzazione i microbi entrarono a far parte del vocabolario scientifico.

Pasteur, Semmelweis e altri saranno parte dei racconti dei gruppi di lettura, secondo percorso parte di Scienceground che si concentra sulla storia della scoperta del microbo. Ad affiancare il gruppo di lettura è presente per tutta la durata del Festival una biblioteca scientifica open source, il cui fil rouge è ovviamente il microbo.

E se credete che questi esseri minuscoli non vi riguardino, basta guardarsi dentro per ricredersi. Letteralmente: il nostro corpo è composto più da microbi che da cellule umane. Un dato che cambia completamente la percezione filosofica di chi siamo: siamo ospiti o ospitanti? Come definire un io se quest’io è formato da altre entità? Da quest’incontro tra scienza e altre materie nasce la terza tipologia degli incontri di Scienceground, chiamati non a caso contaminazioni. Perché, come ci ricorda Latour «quando cerchi di osservare i microbi o i virus, finisci per trovare nessi che sono parte di quello che la gente chiama “società”. Sono due facce della stessa medaglia. Questo è il motivo per cui non è necessario uscire dalla scienza per spiegare i suoi aspetti sociali: bisogna entrare nelle varie discipline - e poi saranno le connessioni tra gli oggetti scientifici stessi a definire, per noi e per voi, la società».

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Per chi vuole approfondire il percorso, Festivaletteratura propone:

Eventi al Liceo “Isabella d’Este” - Lavagna ore 21.00 mercoledì 4 “Un segnale nel rumore” - Lavagna ore 11.00 sabato 7 “Prevenire le infezioni resistenti agli antibiotici” - Evento 155 “Verso la fine delle medicine?” - Lavagna ore 21.00 sabato 7 “Resistenza agli antibiotici: strutturare la sanità” - Lavagna ore 11.00 domenica 8 “Microbes: good and/or evil” - Evento 219 “Microbi, non spiriti”.

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