Il suono di un pensiero
7 9 2023
Il suono di un pensiero

Eugenio De Signoribus e Antonio Prete raccontano la poesia

Eugenio de Signoribus, poeta di Cupra Marittima, analizza insieme al poeta e critico letterario Antonio Prete il significato di poesia nei giorni odierni, leggendo pagine del proprio itinerario poetico Nel villaggio oscuro. La pantera con cui il critico introduce la raccolta rimanda all’animale misterioso citato nel De Vulgari Eloquentia di Dante: un animale che appare e scompare, che non lascia dietro di sé nessuna traccia tranne il profumo, percepibile attraverso le parole. Il complesso di riflessioni è composto da prose e scritti poetici, ma anche da un’antologia che mostra perfettamente l’idea della poesia come necessità per De Signoribus.

«La poesia - dice l’autore - è un campo di immagini che custodisce dentro di sé il silenzio, mette insieme la pesantezza del tempo, tenendo insieme la leggerezza e la musicalità del verso… è il suono di un pensiero».

Entrando nello specifico del campo poetico, i due poeti esaminano “Alla rima” e denunciano l’importanza di questa identità consonantica: è infatti un salto interiore dove la prima parola chiama un altro suono, senza che nessuno se ne accorga. Sono onde di sonorità che si susseguono e costituiscono la musicalità del verso. Fanno vibrare il linguaggio poetico, lo illuminano. Il De Signoribus ricerca parole prese dal lessico popolare e le riporta nella poesia, «al contrario di alcuni poeti - dice Prete - i quali si sentono più responsabili davanti alla lingua, minacciata dai mezzi di comunicazione che la sottraggono alla sua potenza».

La ricerca della parola, secondo De Signoribus, non è separata dal compito che la parola di per sé possiede: designare qualcosa, ma anche lasciare al lettore quell’alone che lo invita ad immergersi fino in fondo allo scritto, quell’alone che lo invita a collaborare indirettamente con l’autore, immaginando e rendendo vivo qualcosa che ha accanto e a cui stava pensando.

Festivaletteratura