Scienceground: giovedì 6 settembre
5 9 2018
Scienceground: giovedì 6 settembre

Il programma completo di tutti gli eventi

“La scienza oggi è afflitta dall’assedio alle sue fondamenta degli stessi accademici, dal contraccolpo della religione, dall’attacco alla sua professionalità da parte dell’ideologia del libero mercato, e dal disprezzo da parte di chi ritiene che una vita senza tecnologia sia l’unica possibilità di salvezza. Tuttavia la scienza ha ancora le potenzialità per dimostrare che si possono formulare giudizi accurati in una società tormentata da dilemmi tecnologici. Immaginate una società senza alcun posto per l’autorità culturale della scienza. Si sarebbe arresa alla politica, alle forze del mercato, alle religioni: una distopia almeno per chiunque preferisca il ragionamento alla forza.” (Harry Collins, Science as a Reflection of Society).


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Per l’intera durata del festival una “piccola comunità scientifica temporanea” composta da studenti universitari, dottorandi, e ricercatori universitari e industriali occuperà Santa Maria della Vittoria per animare SCIENCEGROUND. Un po’ playground in cui giocare con la probabilità, la statistica e la logica matematica. Un po’ luogo di incontro in cui comprendere il background e i dilemmi di chi già fa o si prepara a fare ricerca. Ed un po’ canale underground in cui intercettare il discorso scientifico senza filtri, in tutta la sua complessità: un segnale altrimenti difficile da captare nel rumore di fondo della società dell’intrattenimento, in cui anche la scienza è ridotta a notizia passeggera. Laboratori, giochi matematici e informatici, gruppi di lettura, interviste dal vivo, videointerviste online (tra gli ospiti Carlo Rovelli, Harry Collins, Peter Woit, Alex Reinhart, Sabine Hossenfelder), una stazione podcast, una biblioteca ragionata: solo alcuni degli strumenti con cui i ragazzi faranno autoformazione e guideranno il pubblico nei loro percorsi. Il punto di partenza: la parola “dato” in tutte le sue accezioni: dal data-mining a big data, dalla statistica al machine learning, dal dato oggettivo all'opinione soggettiva. Sempre all’insegna di un sano scetticismo metodico.


Giovedì 6 settembre:

• 10.00 – ELEMENTI 1
Presentazione della programmazione quotidiana di Scienceground.

• 11.00 – METODI 1

“Uno studio americano dice che...” Gli articoli scientifici, questi sconosciuti
Giornali e programmi televisivi pullulano di sezioni e rubriche dedicate alla scienza, ma da dove arrivano le notizie? Considerati (giustamente) difficili e costosi, gli articoli scientifici arrivano al pubblico filtrati da un complesso sistema di intermediazione. In un mondo sempre più preda delle cosidette “fake news”, è possibile approcciarsi a questa letteratura in maniera autonoma e critica?

Referenze consigliate:
- Ben Goldacre, La cattiva scienza (Mondadori Bruno, 2013)

- Scientific Studies: Last Week Tonight with John Oliver (HBO), https://www.youtube.com/watch?v=0Rnq1NpHdmw
- BMJ’s How to read a paper https://www.bmj.com/about-bmj/resources-readers/publications/how-read-paper

• 15.30 – DATA SCIENCE 1
Gruppo di lettura: Armi di distruzione matematica di Cathy O'Neal
Modelli statistici e algoritmi matematici sono sempre più pervasivi. Considerati strumenti “obiettivi”, spesso però si nutrono degli stessi pregiudizi che condizionano le decisioni umane, rinforzandoli in maniera cieca e incontrollata. Quando questo succede siamo di fronte ad “armi di distruzione matematica”, così le definisce Cathy O’Neal nel libro omonimo. I pericoli? Maggiori disuguaglianze sociali e persino una minaccia per la democrazia. Con grande anticipo rispetto all’esplosione del caso sulla stampa internazionale, il libro, pubblicato nel 2016, citava già Cambridge Analytica e il suo uso di dati raccolti su Facebook. Ci guida nella lettura il professore Giuseppe De Nicolao, professore di Identificazione dei Modelli e Analisi dei Dati all'Università di Pavia.

Letture consigliate:
- Cathy O’Neal, Armi di distruzioe matematica (Giunti Editore 2017)

- Jerry Z. Muller, The tyranny of metrics (Princeton University Press 2018)

• 20.00 – ALTE ENERGIE 1
Web interview with Peter Woit: Quo vadis high-energy physics?

Sixteen years after Peter Woit’s paper String Theory: An Evaluation appeared on Cornell’s public archive, String Theory is still alive and kicking, and still “not even wrong,” a phrase by which Pauli dismissed a friend’s theory that made no experimental prediction. Some argue String Theory requires to re-think the scientific method, some say it is a dead end. What is the future of theoretical physics, and what are the social repercussions of the parabola of String Theory?

Letture consigliate:
- Peter Woit, Neanche sbagliata. Il fallimento della teoria delle stringhe e la corsa all'unificazione delle leggi della fisica (Codice, 2008).

- Tommaso Dorigo, Anomaly! Collider Physics and the Quest for New Phenomena at Fermilab (World Scientific Publishing Company, 2016).

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