Un ronzio che sta sparendo
7 9 2018
Un ronzio che sta sparendo

La vicina estinzione delle api è un campanello d'allarme per l'uomo

Come per le questioni legate ai fenomeni migratori e alla crisi delle democrazie, anche per le sfide ambientali si rende necessario un salto di pensiero: Festivaletteratura va in questa direzione e propone diverse analisi delle tematiche ambientali, nelle molteplici interazioni tra uomo e ambiente.


Quasi cento anni fa lo scienziato tedesco Albert Einstein disse «se le api scomparissero dalla Terra, per l’uomo non resterebbero che quattro anni di vita» e ora questa minaccia è molto reale.
Proprio la crescente diminuzione di api nel mondo è uno dei due argomenti, insieme alla natura in città, dell’incontro tenuto da Francesco Faccin, Marco Di Domenico con il giornalista Francesco Erbani.

Il primo tema lo ha sviluppato il designer industriale Francesco Faccin che per raccontare la storia del suo progetto, Honey Factory, parte da due foto: la prima ritrae un uomo che impollina manualmente i fiori in Cina, data la estinzioni di api nella zona; mentre nella seconda immagine é visibile un camion che porta centinaia di arnie, provenienti da tutto il mondo, nei campi di mandorli in California durante il periodo di fioritura.

Queste immagini hanno così colpito il designer che ha deciso di costruire per l’Expo 2015 una Honey Factory, ovvero una struttura di legno contenente nel suo punto più alto un’arnia. Essendo questa «casa per api» rialzata le api non si sentono in pericolo se circondati da turisti, è infatti progettata per essere posizionata in luoghi aperti e ha come obbiettivo far discutere della vicina estinzione delle api in tutto il mondo. Questo tema è così sentito che ne sono state installate anche alcune in Corea del Sud, Germania, Usa e altri paesi del mondo.

Il secondo argomento è approfondito da Marco Di Domenico, dottore di ricerca in biologia animale, che incomincia riprendendo la prima immagine usata da Francesco Faccin spiegando che i fiori come li conosciamo noi sono una diretta conseguenza della presenza di insetti impollinatori. Prima di questi i fiori per impollinare altri fiori rilasciavano il polline nell’aria e si affidavano al vento; siamo al punto in cui questa evoluzione si sta vanificando.

L’entomologo definisce la natura in città come un argomento molto spinoso soprattutto a causa dei cittadini. Il pubblico si lamenta se nei parchi pubblici vi sono prati incolti, ma è proprio in questi terreni che la vita si sviluppa. La natura di per sé non è curata o piacevole e deve essere quindi un equilibrio tra «bello e brutto».

Una soluzione possibile è l’agricoltura in città perché l’agricoltura non è completamente naturale, la frutta e la verdure che vi sono al mercato non sono presenti uguali in natura, ma comunque porterebbe vita nel complesso urbano. Il governo coreano del sud ha stanziato cento milioni per convertire vecchie zone industriali in campi agricoli per rendere Seoul quasi «autosostenibile».

Negli ultimi mesi sono molte gli avvistamenti di animali selvatici che si spingono in città per cercare del cibo, caso più diffuso in Italia sono i cinghiali a Roma. Tutto ciò avviene perché l’uomo nei secoli ha portato via agli animali il loro territorio naturale. L’uomo infatti non deve in realtà riportare la natura in città, deve solamente lasciarla entrare.


Nelle puntate precedenti ... ambiente, mercoledì 5 settembre - Evento 3 “Quando le erbe erano divinità” - Evento 10 “S.O.S Artico” - Evento 19 “Gli animali più incredibili del mondo” - Nelle puntate precedenti ... ambiente, giovedì 6 settembre - Evento 24 “Combatto perchè sono vivo” - Evento 54 “Anima animale” - Evento 62 “Preferisco il bianco e nero” - Evento 68 “Sulle tracce del leopardo” - Evento 70 “Le profezie di Maja” - Nelle puntate precedenti ... ambiente, venerdì 7 settembre - Evento 75 “La guerra dell'acqua” - Evento 88 “Animali XXS” - Evento 120 “Texture naturali” - Nelle puntate precedenti ... ambiente, sabato 8 settembre - Evento 132 “Etica e politica per il mondo di domani” - Evento 159 “Una foresta come esempio” - Evento 171 “L'apicoltura resistente”.

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