Nonostante li separasse più di un secolo, era proverbiale il disprezzo che Gadda provava per Ugo Foscolo, definendolo ora "Il marchetta", ora "Scimmione". Questa conversazione a più voci del 1967 è un colto ed esilarante atto di accusa verso il Foscolo gigolò, bene impresso nell'immaginario di generazioni di studiosi e simbolo di una letteratura eroica ormai inaccettabile.

Per il secondo anno consecutivo, Festivaletteratura torna al teatro a partire dalla riscoperta di atti unici, rari e spesso poco noti, di grandi autori del Novecento nazionale. Dal monologo al testo a più voci, sei piccoli capolavori della commedia italiana saranno protagonisti di cinque letture drammatizzate, senza scene, in abiti attuali e con sole musiche, realizzate dagli allievi della Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino. Il progetto è a cura di Luca Scarlini, che aprirà ogni appuntamento con una breve nota introduttiva.