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"Io salto i verbi come se qualcuno mi corresse dietro; i miei passaggi sono ponti levatoi mai abbassati; lei riduceva più intellegibile il mio modo di scrivere; ma io preferivo tenermi i miei difetti". Così Dolores Prato parlava – con gratitudine, a onor di cronaca – degli interventi compiuti da Natalia Ginzburg sul suo particolarissimo romanzo autobiografico Giù la piazza non c'è nessuno, terminato nel 1980 a quasi novant'anni. Tra le più originali scrittrici del secolo scorso, Prato racconta in maniera vivida un "piccolo mondo antico", la vita quotidiana di un borgo marchigiano in cui – affidata agli zii dalla madre vedova – trascorse infanzia e adolescenza prima di dedicarsi agli studi universitari e all'insegnamento a Roma, città dove rimarrà poi per tutta la vita. Per riscoprire l'autrice di opere quali Nel paese delle campane, Roma, non altro e Le ore si incontrano sul palco Gaia Manzini (La via delle sorelle) e Luca Scarlini (Le streghe non esistono), affiancati dalla critica letteraria Francesca Massarenti.

Chiesa di Santa Maria della Vittoria
Via Claudio Monteverdi, 1 - Mantova
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