Due è meglio di uno
9 9 2021
Due è meglio di uno

Rileggere e dare nuova vita ai libri - Il Festival da remoto giorno 2

Festivaletteratura raccoglie la sfida e continua a orientarsi verso un racconto sempre più diretto e coinvolgente anche per chi lo vive da lontano. Di seguito il resoconto del primo giorno, raccontato da una volontaria in diretta da Venezia.


Se ieri ero emozionata per l’inizio della nuova esperienza, oggi sono davvero curiosa di scoprire cosa mi aspetta. Inizio la seconda giornata di Festivaletteratura da remoto alle 10.05 con una nuova puntata radiofonica della rubrica Panorama internazionale, che oggi ospita l’autrice e insegnante di scrittura creativa britannica Sally Bayley.

(caricamento...)

Il primo tema affrontato è quello dei lettori. Bayley crede che venga lasciato loro troppo poco spazio: la frenesia quotidiana porta gli studenti a leggere estratti e non libri interi, per esempio, con conseguente e inevitabile perdita dell’esperienza di immergersi in un mondo diverso dal proprio. A questo riguardo, viene sottolineata l’importanza della rilettura: la prima volta che si legge un romanzo non si possiede la “mappatura” necessaria, quindi ci si muove a tentoni e capita di perdersi; la rilettura permette di percorrere di nuovo lo stesso sentiero conoscendo già la direzione, così da concedere più attenzione ad ogni scelta stilistica e narrativa.

Viene trattato poi il tema dell'editoria: come la scrittrice Doina Ruști aveva affermato ieri riferendosi alla Romania, la scrittrice britannica afferma che anche nel suo Paese è molto difficile vivere solo di scrittura. Comunque, se anche fosse possibile, Bayley non vorrebbe farlo: innanzitutto i suoi romanzi sono sperimentali, non commerciali; poi, poter attingere idee da altre risorse è fondamentale per la sua creatività e originalità.

(caricamento...)

Concluso questo episodio internazionale, ne inizia uno tutto italiano: il terzo della rubrica Tournée italiana. In questo originalissimo programma, Claudia Durastanti accompagna gli ascoltatori in un viaggio sonoro attraverso la laguna lombardo-veneta e i sogni di chi la vive. Si comincia con i Fine Before You Came, gruppo musicale lombardo rappresentativo dell’emo-core italiano; il brano proposto è Il pranzo che verrà, tratto dell’EP del 2013 Come fare a non tornare, che racconta la malinconia provata quando i propri sogni si infrangono. Il secondo artista è Blak Saagan, con il suo Se ci fosse la luce sarebbe bellissimo, citazione dall’ultima lettera di Aldo Moro alla moglie; è un disco strumentale, forse perché non servono parole per riportare al Novecento italiano e condannare le circostanze che hanno reso vittima il politico pugliese. La puntata si conclude con il gruppo padovano Post Nebbia, critico nei confronti del consumismo e della tendenza contemporanea alla commercializzazione di ogni cosa; Durastanti decide di farci ascoltare la loro Veneto d’estate.

(caricamento...)

(caricamento...)

Sto per aprire il sito del Festival e cercare nel programma un altro evento da seguire, ma entra nella stanza il mio cagnolino Noce e reclama attenzioni. Per pranzare è presto, più probabilmente desidera una bella passeggiata al parco. Come si fa a dire di no a quegli occhioni? Mi metto le scarpe, riempio la borraccia d’acqua e usciamo. L’aria aperta è sempre rigenerante, e queste due ore al parco non fanno eccezione. Quando torniamo preparo il pranzo (sì: anche per Noce) e ascolto il giornale radio delle 14. Continua la rubrica Posta del cuore con una lettera indirizzata all’autrice Teresa Ciabatti, poi seguono due nuove rubriche. La prima, Incipit, condivide con gli ascoltatori alcuni inizi letterari che hanno colpito i volontari nella loro esperienza di lettori. La seconda, Slang, è legata al percorso Il gioco della lingua e raccoglie termini colloquiali utilizzati da una generazione e del tutto oscuri alle altre.

(caricamento...)

Nel primo pomeriggio seguo un evento in diretta streaming: intitolato Le mille vite dei libri, vede lo scrittore Andrea Tarabbia e il libraio Giovanni Spadaccini aprire le porte al mondo dei libri usati. Sono molto incuriosita da questo intervento perché i libri di seconda mano hanno sempre provocato in me un fascino senza eguali! Alle 15 sono davanti al PC, pronta per l’inizio. Spadaccini gestisce la libreria Libri risorti a Reggio Emilia e ha recentemente pubblicato Compro libri, anche in grande quantità con UTET. In questo volume egli racconta le storie di chi nell’ultimo decennio ha venduto la propria biblioteca al suo negozio.

(caricamento...)

L’intervista comincia con l’affermazione «se il lavoro del libraio antiquario esiste è solo per il dolore delle persone». La ragione non è difficile da intuire: se qualcuno vuole o deve liberarsi della propria collezione di volumi, costruita in decenni, deve avere dei motivi ben forti, e con ogni probabilità non felici. Mi colpisce molto il tentativo del libraio di rivendere la raccolta completa, nella convinzione che costituisca la più intima biografia di chi li ha posseduti e che per questo si debba cercare di smembrarla il meno possibile. Non c’è feticismo dietro questo segno di rispetto: i libri sono oggetti come altri, ma contengono qualcosa che è assente in ogni altra cosa. Molte volte a vendere i libri sono gli eredi del proprietario che, ignari o indifferenti a ciò che hanno tra le mani, desiderano solo sbarazzarsene; è lì che il libraio interviene, spesso salvando la memoria di chi a quei volumi aveva dedicato tempo e attenzioni. Si parla poi del prezzo a cui i libri vengono comprati e poi rivenduti: in alcuni casi è sufficiente uno sguardo esperto per decretarne il valore, in altri è necessaria una ricerca più approfondita da parte del libraio.

Quando Tarabbia gli domanda se quello del libraio antiquario è un lavoro che esisterà ancora tra vent’anni, Spadaccini risponde che è un mestiere che non morirà mai; al contrario, crede che tra alcuni decenni scompariranno le librerie del nuovo, soppiantante da colossi come Amazon (il che non significa che scomparirà il libro cartaceo, come affermato ieri da Doina Ruști durante il programma Panorama internazionale, ma solo che cambierà il luogo dove acquistarli).

(caricamento...)

Festivaletteratura