Giocare con le «conoscenze condivise» per avvicinare il lettore
Da sempre Festivaletteratura ha riservato un’attenzione particolare al mondo del fumetto e offre uno sguardo privilegiato sulle linee che stanno cambiando il genere: nuove possibilità di racconto e la capacità di adattarsi ai supporti diversi, pagina o schermo. I fumetti hanno conquistato l’attenzione di un pubblico di lettori che attraversa tutte le generazioni.
Qual è il segreto della torta soffice al limone preparata da Franz Kafka? Quali potrebbero essere i finali alternativi delle opere di Jane Austen? Tom Gauld - fumettista e illustratore scozzese di fama internazionale - apre l’incontro dando una risposta ai dilemmi letterari protagonisti delle vignette apparse a cadenza settimanale sul quotidiano britannico The Guardian. In esse l’autore commenta con leggera, intelligente e secca ironia - «Scottish humour» - i perversi meccanismi dell’industria editoriale.
Se Bram Stocker inizia il più grande romanzo del Novecento con una compravendita immobiliare, allo stesso modo Tom Gauld riesce a creare vignette avvincenti ed ironiche mettendo al centro la propria quotidianità lavorativa. «I fumetti vengono dall’amore. Non riesco a scrivere su cose che odio. Evito a tal proposito le vignette di natura politica, soprattutto al giorno d’oggi. Mi intristiscono, mi arrabbio e mi stanco del mio lavoro». Raccolte nel volume In cucina con Kafka, le strips del Guardian portano dunque alla luce i misteri della poesia, i vizi dei lettori e i cliché letterari giocando con la conoscenza condivisa dei grandi classici – Bram Stoker, Jane Austen, Henry James – talmente radicati culturalmente da attrarre un numero sempre maggiore di lettori nazionali ed internazionali verso un linguaggio, quello del fumetto, ancora visto con sospetto.
Se l’ironia letteraria deriva da esperienze e conoscenze pregresse dell'autore, le vignette pubblicate nel New Scientist hanno alla base un interesse e uno studio autonomo. Il fine ultimo rimane lo stesso: il divertimento del lettore. «Ho studiato molto per non causare le ire degli scienziati ma il punto non è esprimere la scienza in maniera corretta. Non appartengo alla parte "intelligente" della testata ma a quella di "svago". Ad informare seriamente ci pensano le altre pagine e gli altri contenuti».
«Ognuno di noi è sbadato e balordo in una zona di sé e qualche volta fortemente attratto […] dal respirare niente altro che la propria solitudine» scriveva Natalia Ginzburg. Nelle opere e nell’ironia di Tom Gauld si respira proprio questa nostalgia raccontata da personaggi balordi e soli. Sia che si tratti di Elizabeth Bennet o del poliziotto protagonista del graphic novel Mooncop, «il mio compito è portare il divertimento. E il divertimento, la commedia, viene dal fallimento. Siamo tutti idioti e balordi in fondo, sempre in cerca del nostro attimo di divertimento».
Per saperne di più sulla creazione delle strisce giornalistiche, segue l'intervista all'autore della redazione del Festival:
Per chi vuole approfondire il percorso, Festivaletteratura propone:
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