Se questo è Levi
7 9 2019
Se questo è Levi

Documentazione per uno studio pacato dell’animo umano

Tanti gli eventi che quest’anno Festivaletteratura dedica alla pratica drammaturgica: la serie d’incontri la scrittura in scena; la performance/reading itinerante in tre momenti, testimonianza "in presenza" dell'attualità di Primo Levi,; l’omaggio attraverso il teatro ad Alberto Moravia con La donna leopardo (un collage di testi moraviani e non solo). E ancora: tre spettacoli scelti per il pubblico dei ragazzi; gli eventi bonus track, cortocircuiti tra letteratura, musica e creatività; e infine proposte di spettacolo unite da un filo musicale.


Un reading itinerante di Se questo è un uomo, Il sistema periodico, Sommersi e salvati per una riscoperta della personalità di Primo Levi, con la regia di Luigi De Angelis della compagnia teatrale Fanny & Alexander.

È Andrea Argentieri, attore riminese, a compiere, con straordinaria dedizione al personaggio, questa delicata ma intensa rievocazione, recitando magistralmente un copione risultato di una selezione delle interviste delle teche Rai e di Youtube a Levi. Iperrealistici monologhi caratterizzano questo pomeriggio, in cui lo scrittore di Torino appare e scompare ad intervalli regolari in tre luoghi differenti di Mantova, come in un film a cui mancano alcuni pezzi di pellicola.

Il pubblico si accomoda nel salotto del sontuoso Palazzo Panzera per assistere alla prime fase dello spettacolo.

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Argentieri con un timbro di voce e una gestualità spaventosamente affini a quelle di Levi, risponde alle domande di un’intervista guidata da una voce meccanica, che ha per tema il suo libro Se questo è un uomo. «Mi sono sempre considerato più operaio che scrittore, ma il mio scopo in quanto tale è stato quello di fare testimonianza, ammonire i miei Mitmenschen e fornire documentazione per uno studio pacato dell’animo umano», risponde così allontanandosi dal volto gli occhiali neri, squadrati, quando gli viene chiesto di dare una definizione di intellettuale. Questa necessità di condividere, informare delle atrocità subite è eco di una peculiare sete di giustizia che da sempre l’ha caratterizzato e ha anzi sostituito la collera, non considerandosi egli capace «fisiologicamente» di alcuna forma di odio.

«Infondo erano gente come noi, che ha però fatto l’errore di imboccare una strada che perverte.»

Riconosce tuttavia che nei campi di concentramento sia stata tolta loro qualsiasi velleità per la provvidenza, già in lui poco presente in quanto uomo di scienza. Un'attitudine la sua, nei confronti di questa materia, ereditata dal padre che da sempre l’ha invogliato alla curiosità, all'esplorazione e ad una attenta analisi dei perché. Consci dell’assurdità delle condizioni di vita dei lager e dei modi dei tedeschi, spesso l’unica alternativa era quella di ironizzare.

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«Leggere Arbeit macht frei ci faceva sorridere, sapevamo che non sarebbe assolutamente stato così».

Con indosso un camice da laboratorio, questa volta in un’aula del Liceo Virgilio, Argentieri, dopo aver scritto alla lavagna “Chimica – Scrittura”, inizia a raccontare della logica del loro intreccio nella sua vita. La chimica una materia pulita, un terreno solido su cui camminare e la seconda una necessaria e catartica valvola di sfogo, questi i temi del suo quinto libro Il sistema periodico. Ha scelto proprio la facoltà di Chimica perché le mille nozioni di storia e letteratura acquisite alle superiori non gli avevano mai «scaldato le vene», inconsapevole che successivamente proprio queste conoscenze l’avrebbero reso unico nella sua attività letteraria.

«Non c’era nessuno scrittore all’epoca che sapeva anche di chimica.»

Per la prima volta nella storia del festival la Sala del consiglio comunale, sede storica utilizzata dai tempi dell’Unità d’Italia, apre le proprie porte ai visitatori del Festival. Inizia qui un’intervista a Primo Levi condotta dal pubblico stesso, che legge da un foglio, trovato in loco, una alla volta alcune domande, che indagano l’opera leviana i Sommersi e i salvati. Come in un dialogo a tu per tu con lo scrittore, egli racconta di un tempo che sente «lontano ma vicinissimo». Lontano perché sono ormai andati i tempi della prigionia, ma sono comunque ancora il suo presente perché ha scelto di mettere in ordine i suoi ricordi, andando contro il fisiologico processo di rimozione, che affligge qualsiasi deportato e di scrivere dei giorni in cui si è verificata quella atroce «consacrazione del privilegio della disuguaglianza».

Premettendo come non ci fosse una regola precisa per riuscire a sopravvivere nei campi di concentramento, confida fosse necessaria la fortuna, molto utile la conoscenza linguistica - chi non conosceva il tedesco era il primo a soccombere - ma soprattutto bisognava avere una fede, non "La fede", specifica. Credere in qualcosa che andasse al di là del proprio individuo, ti poteva salvare. Ad aver salvato lui in particolare invece era stato il senso di appartenenza. Da sempre aveva cercato di sentirsi membro di un gruppo, anche se di condannati a morte.

«Mi portava avanti la convinzione che se anche io fossi morto, qualcosa di me, negli altri, sarebbe sopravvissuto».

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Per chi vuole approfondire il percorso, Festivaletteratura propone:

Eventi 18 “Napucalisse” - Evento 19 “A volte ritornano” - Evento 36 “La pagina bianca a volte è il mio nemico” - Evento 44 “Lo zolfo della parola” - Evento 46 “Astrid Lindgren: la vita è una favola amara” - evento 65 “Muro io ti mangio, in musica!” - Evento 67 “Messia e rivoluzione” - Evento 69 “La donna leopardo / concept opera” - Evento 84 “E la rima il ritmo sposa” - Evento 91 “Se questo è Levi. Se questo è un uomo” - Evento 96 “Il pericolo dell'ideologia come alibi” - Evento 100 “Non provateci a casa” - Evento 106 “Se questo è Levi” - Evento 112 “Se questo è Levi. Il sistema periodico” - Evento 113 “Alzati, Martin” - Evento 124 “Partir” - Evento 132 “Lupi” - Evento 139 “Lupi” - Evento 150 “Se questo è Levi. Se questo è un uomo” - Evento 151 “Lupi” - Evento 154 “Leo. Uno sguardo bambino sul mondo” - Evento 164 “Lupi” - Evento 165 “Il libro è un palcoscenico” - Evento 166 “Se questo è Levi. Il sistema periodico” - Evento 170 “Se questo è Levi. I sommersi e i salvati” - Evento 185 “Ci sarebbe poco da ridere” - Evento 192 “Leo. Uno sguardo bambino sul mondo” - Evento 214 “In viaggio” - Evento 217 “Ultima poesia” - Evento 228 “Il sadico del villaggio”.

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