Il fascismo storico
5 9 2019
Il fascismo storico

La definizione di fascismo spiegata da Emilio Gentile

Al destino incerto dell'Europa è dedicata una parte importante degli appuntamenti in programma a Festivaletteratura 2019.


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Il termine fascismo è, al giorno d'oggi, inflazionato, utilizzato in modo troppo disinvolto. Probabilmente a causa dell’ignoranza diffusa o dalla tendenza a semplificare, apponendo la parola "fascismo" come emblematica etichetta a ogni forma di razzismo o xenofobia. Emilio Gentile ridefinisce il fascismo nell’espressione: «fascismo storico», tema trattato anche in una delle sue opere più recenti, Chi è fascista (2019).

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Il fascismo storico nasce a Milano il 23 marzo 1919 ed è stato un fenomeno politico che ha marchiato la storia di Italia ed Europa. La città di Mantova è un caso esemplare, secondo Gentile, per poter comprendere quali siano gli attributi storici del fascismo. Un partito socialista riformista tra il 1919 e il 1920 dominava quasi tutti i comuni di Mantova e aveva la maggioranza assoluta in tutta la provincia, al punto che Gentile la definisce quasi come "San Pietroburgo d’Italia". Tuttavia, nel 1921 Mantova risulta a maggioranza assoluta fascista. Si può attribuire il merito di questa vittoria allo squadrismo, elemento fondamentale che caratterizza il partito e le sue modalità di azione, definite totalitarie da: antifascisti, liberali, popolari e marxisti.

Lo stesso Giovanni Giolitti protestò duramente contro il prefetto di Mantova per aver lasciato troppo spazio allo squadrismo fascista, intimando di reprimerlo con un telegramma. Il “fascismo eterno” non può esistere, poiché non esiste fascismo senza lo squadrismo organizzato, il primato del partito unico, la cultura del capo, la guerra imperialista e modalità totalitarie. Il fascismo privo di ideologie non aveva l’onere, al pari del socialismo, di giustificare le proprie azioni: l’unico obbiettivo era quello di creare una razza di italiani “puri” e militarizzati, di annullare la differenza tra cittadino e militare e di estinguere coloro che non possono essere militarizzati. Volevano dare vita a quella che Gentile definisce una «Rivoluzione antropologica», imponendo il catechismo fascista. Mussolini nel 1919 creò il Movimento dei fasci di combattimento e, nello stesso periodo, scrisse di essere contrario a ogni tentativo di rivoluzione, motivo per cui non partecipò alle prime manifestazioni fasciste. In questo periodo il segretario di quello che era diventato ormai il Partito Nazionale Fascista era Michele Bianchi, che il giorno dell’assassinio Matteotti in una lettera a Mussolini gli ricorda che senza una sua iniziativa non avrebbe condotto la marcia su Roma e si arroga il merito di altre iniziative fasciste.

Mussolini assumerà il comando nel 1926 indossando le vesti del Duce e dando inizio alla «Rivoluzione antropologica» per la popolazione italiana. Definire gli attuali movimenti politici di estrema destra che puntano alla sovranità popolare "fascisti" è, secondo, Gentile come affermare che un ateo è chi crede in Dio, poiché il fascismo fu «la più formidabile negazione del concetto di sovranità popolare». Gli attuali allarmismi relativi a un possibile ritorno del fascismo, secondo Gentile, scompaiono davanti alla sua definizione di fascismo storico.


Per chi vuole approfondire il percorso, Festivaletteratura propone:

Evento 10 “Sintomatologia della crisi” - Pensieri in comune mercoledì 4 ore 21.00 “Terra mediterraneo” - Evento 17 “Quando l’URSS faceva cultura” - Evento 31 “De la terre des pleurs un grand vent s'éleva” - Evento 35 “Sotto la luna di Beirut” - Evento 36 “La pagina bianca a volte è il mio nemico” - Evento 37 “Dare voce alla storia africana” - Evento 41 “Da dove nasce la crisi europea” - Evento 45 “Trovare la luce nelle tenebre” - Evento 46 “Astrid Lindgren: la vita è una favola amara” - Evento 47 “I miei personaggi mi rincorrono” - Evento 51 “Il fascismo storico” - Evento 60 “Il re dell’Atlantico” - Evento 67 “Messia e Rivoluzione” - Evento 68 “La bandiera del mio paese ha due colori” - Evento 70 “Una storia intima del nazismo” - Evento 77 “Il ricordo e il labirinto” - Evento 85 “Tra le gole dell’Armenia” - Evento 95 “Trafficanti di essere umani” - Evento 96 “Il pericolo di ideologia come alibi” - Evento 116 “La guerra, la scrittura, le donne” - Evento 119 “Da Norcia all’Europa” - Accento venerdì 6 ore 22.00 “Gran Cabaret socialista” - Evento 136 “Giocare con la narrazione” - Evento 153 “La storia si ripete?” - Evento 159 “Mondi separati dentro le città” - Evento 169 “Allons enfants” - Evento 203 “I barbari che siamo, i romani che non siamo” - Evento 213 “Come Davide contro Golia” - Read on domenica 8 ore 15.00 “EU dreamers” - Evento 221 “Il nome necessario”.

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