23 7 2021
Le tracce di Festivaletteratura 2021: "Storia e narrazione"

Festivaletteratura non ha, e non ha mai avuto, un tema unico. Abbiamo sempre preferito mescolare liberamente libri e autori, inseguire curiosità in campi diversi. Ciò non significa che non ci siano filoni tematici che attraversano il programma, fili rossi che è possibile seguire tra un incontro e l'altro. Da qui all'inizio del Festival cercheremo di raccontarvi ognuno di questi fili che formano la fitta matassa di Festivaletteratura 2021.

Segui le altre tracce: Pochi e molti, Intelligenze, Radar, Consapevolezza verde, Dove abitiamo?, Una città in libri, Consumismi, Prove di libera cittadinanza, Il sapere è pubblico!, Ragazze donne o altro, Idee di gioventù, I lettori adolescenti, Alla prova del Memoir, Omaggi e ricordi, Lettere, Dante Settecento, Raccontare per immagini, Conversare di letteratura, Il gioco della lingua, Poesia, Giallo nero nerissimo, Cibarie, Un po' di musica, Radio


Una questione che torna ciclicamente nella riflessione sulle forme della narrativa, ma anche su come raccontare la storia, è come la storiografia possa trarre beneficio dalla narrazione. La grande letteratura si è alimentata di Storia, ma è anche vero che la narrativa può aiutare a conoscere la storia non solo a livello di grande divulgazione, ma proprio per acclarare quelle parti destinate a rimanere in ombra nonostante le testimonianze documentali. Anche di questo ci parlerà Antonio Scurati, impegnato in un ambiziosissimo corpo a corpo letterario con la figura storica di Mussolini, nel suo confronto al Festival con lo storico Marcello Flores. Quello che emerge dai tanti incontri è la congettura che si disvela come letteratura necessaria al "vero" storico, i limiti e le trappole in cui si può cadere osando troppo e il racconto storiografico come palese mistificazione. Ma non tralasceremo di parlare della storia come materia che reagisce con la finzione attraverso la misteriosa alchimia della letteratura, come farà lo scrittore Maurizio Maggiani nel suo ritorno al Festival. Negli incontri proposti all’interno di questo macro-tema si parlerà anche dell'Italia coloniale (come nell’incontro che vedrà protagonista la scrittrice di origini etiopi Maaza Mengiste, che il colonialismo lo racconta dal punto di vista di chi lo combatté), della ricostruzione di vicende storiche che non si sono direttamente vissute (come quella inattesamente vicina di un dimenticato esorcismo compiuto nella Roma dell’Ottocento, ricostruita da Fernanda Alfieri dopo una casuale scoperta negli Archivi della Compagnia del Gesù), del passato recente e delle voci dei testimoni (come quelle di Giuseppe Culicchia e Giorgio Bazzega, per i quali la drammatica storia degli anni di piombo è entrata nel più doloroso dei modi nella sfera personale).

Incontri collegati:

  • • Ev. 12- IL CAMBIAMENTO PASSA DAL RICORDO, Maaza Mengiste con Carlo Lucarelli
  • • Ev. 19- PERCHÉ IO SONO SOPRAVVISSUTO?, Marco Bechis con Gigi Riva
  • • Ev. 46- S’ALZAVA PER LA DIMORA QUEL PIANTO, Giuseppe Culicchia e Giorgio Bazzega con Nicolò Porcelluzzi
  • • Ev. 47- VOGLIO SCRIVERE CON LA STESSA GIOIA, Bernhard Schlink con Marilia Piccone
  • • Ev. 86- NARRARE È UNA FORMA DI ESORCISMO, Antonio Scurati con Marcello Flores
  • • Ev. 92- SCRIVERE DELLA GUERRA DI SIRIA, Hala Kodmani e Olga Grjasnowa con Francesca Caferri
  • • Ev. 108- RIEMPIRE I VUOTI DELLA STORIA, Fernanda Alfieri e Serena Vitale con Chiara Valerio
  • • Ev. 128- LA TRASCENDENTE FORZA DELLA PAROLA, Maurizio Maggiani
  • • Ev. 151- AFFRESCO PERUVIANO, Santiago Roncagliolo con Maurizio Matrone
  • • Ev. 158- RESURREZIONE DALL’OBLIO, Marija Stepanova con Wlodek Goldkorn

ACCENTI | Simona Berhe con Francesca Mannocchi sul colonialismo italiano in Libia

RADIO | Le decadi - Leggere il mondo attraverso i libri e le cose accadute in un anno, con Valerio Millefoglie

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